Mi affaccio alla finestra dopo una lunga domenica. E’ una notte gelida d’inverno: Gorgonzola, imbiancata tutto il giorno dalla neve, s’addormenta lentamente, le luci dei palazzi vicini sono ormai spente. Non ho sonno!
I seggi elettorali sono chiusi da alcune ore: gli italiani hanno dovuto esprimere i propri voti per il rinnovo del Parlamento. Nel segreto delle urne è celato parte del futuro del nostro paese; rifletto su quanto sia complesso il modello sociale del voto.
Mi addormento proponendovi un automa cellulare che simula la regola “Gérard Vichniac voting” o “Majority” in cui, ogni cella dell’automa cellulare bidimensionale, assume lo stato della maggioranza delle otto celle limitrofe.
Definita una configurazione iniziale, dopo una breve evoluzione, il sistema si stabilizza facendo emergere surrealistiche forme simili a continenti.
Nella figura, generata dal simulatore, il colore è funzione dell’orientamento politico (rosso, blu) e convinzione dell’elettore (chiaro, scuro).
Per realizzare la simulazione ho utilizzato NetLogo: un ambiente di simulazione per modelli basati su agenti. Si tratta di un software libero multi-piattaforma.
Per esplorare le potenzialità di questo ambiente, vi consiglio di provare i modelli presenti nella: NetLogo Models Library.
Il mio automa cellulare è disponibile online in questa pagina (si tratta di un’applet Java esportata da NetLogo).
Per iniziare, si consiglia di: impostare un livello di rossi “start-red-rate” es. 51%, cliccate su “setup-random-red” per inizializzare le celle e poi cliccate su “loop” per analizzare l’evoluzione del voto nel tempo fino alla stabilizzazione.
E’ impostabile anche il “personal-weight” ovvero il livello di convinzione dell’elettore (valori consigliati: 0, 1, 2); più è alto tale valore più difficilmente l’elettore si farà influenzare dai suoi otto vicini.
Bellissimo. Grazie per avermi fatto conoscere NetLogo… mi mancava!
Pingback: Visto nel Web – 68 | Ok, panico
🙂 NetLogo, che ricordi! Per un esame di IA alla triennale scrivemmo un’estensione che aggiungeva delle primitive che consentivano di fare richieste ad un motore Prolog, su questo poi sviluppammo una piccola intelligenza artificiale per il gioco del Wumpus.
Quanto tempo a guardare il nostro agentino giocare contro il Wumpus! 😀
Ciao Luca può ricontattarmi in privato che ti vorrei parlare? Grazie…
Grande Luca. Bell’articolo e ottimi spunti …